UN DOLCE FACILE COME UN SORRISO
Un dolce di base di una facilità di esecuzione disarmante e dai risultati garantiti ma, soprattutto, che si può prestare a mille variazioni e aggiunte. Io oggi ve lo suggerisco come ricetta di base ma sto già immaginando di provarlo in una situazione privata poggiato su un consommè dolce a base di miele e cannella con una leggera aromatizzazione di sigaro toscano. Vi farò sapere…
TORTINO DI CALDO DI RICOTTA E CAFFE’ CON CUORE DI COMPOSTA DI MELE
Per la composta di mele: sbucciate e pulite due mele fujii e tagliatele a dadi piccoli; mettetele in un padellino antiaderente con 3 cucchiai di zucchero grezzo e 3 cucchiai di acqua; fate sfrigolare per 5 minuti circa e mettete a raffreddare in un piatto freddo a temperatura ambiente.
In una insalatiera mettere 300 grammi di ricotta fresca di pecora, 250 grammi di zucchero, 250 grammi di farina 00, 100 grammi di olio extravergine d’oliva, 2 bustine di lievito per dolci, 3 uova intere, la scorza grattugiata di 1 limone e un arancia; mescolate bene e dividete il composto in parti uguali in due contenitori; in uno dei due aggiungete 2 cucchiai di caffè e un cucchiaio di cacao amaro in polvere e mescolate bene. Posizionate sul tavolo da lavoro degli stampini di alluminio usa e getta e mettete in ognuno un cucchiaio di composto scuro; al centro unite un cucchiaino di composta di mele; completate lo stampino con il composto giallo e infornate per 35 minuti in forno a 180°.
Mentre i tortini cuociono sbattete 2 rossi d’uovo con 1 cucchiaio di miele. Al trentesimo minuto di cottura togliete gli stampini e spennellate la crosta dei tortini con il miscuglio di miele e uovo per lucidare. Infornate ancora per 5 minuti. Fate intiepidire e servite con un moscato spumante dolce.
21 novembre 2010 alle 20:14
Molto buono. Lo faccio vedere a Fabiana.
21 novembre 2010 alle 21:35
grande piero come sempre
21 novembre 2010 alle 21:51
forse è una domanda scema . . .ma
i due cucchiai di caffè, liquido o in polvere ?
21 novembre 2010 alle 22:28
Belli e sicuramente buoni.
La variante con tabacco mi incuriosisc emolto. Useresti il kentucky dei sigari toscani con cui qui a Roma la Fata Morgana fa un gelato al cioccolato?
Sarebbe perfetto e in alternativa io ci vedrei bene il te affumicato Lapsang Souchong.
Non posso usare il lievito chimico, quando li proverò userò il cremore di tartaro, che poi insieme all’ammoniaca per i biscotti era quello che usava mia nonna.
24 novembre 2010 alle 23:08
Li ho fatti.Molto buoni e molto facili. Come dici tu si prestano a mille varianti, a gusto mio la prossima volte esagero un po’ con le mele.
Qui (Padova) non è facile trovare una buona ricotta (di pecora poi…) credo che lo rifarò in Sardegna.
28 novembre 2010 alle 19:18
ma che buoni! Li ho provati oggi e li rifarò sicuramente… Piero che decorazione consigli quando li impiatto?
16 dicembre 2010 alle 10:15
DANIELA: non conosco quel gelato ma lo trovo a pelle molto intrigante; userei il kentucky di un Antico Toscano. Concordo pienamente con l’alternativa del Lapsang Souchong: da quando non posso bere i miei amati Whiskies dell’isola di Islay è questo thè che riesce a sostiturli in maniera credilbile.
PAOLO: parliamo di caffè in polvere
BARBARA: la decorazione è qualcosa di molto soggettivo; io metto di solito dei cioccolatini a forma di chicco di caffè con dei bouquet di piante aromatiche.
19 dicembre 2010 alle 19:12
Ho riletto questo post casualmente.
E ho apprezzato a distanza di tempo il titolo.
Bellissimo!
“Un dolce facile come un sorriso.”
Tanto facile eppure a volte ci sono persone restie a regalarne uno di persona, figuriamoci in un titolo di un post.
Troppo spesso leggo titoli che fanno pensare solo atrocità, grevi… e sui siti più letti, messi lì apposta per richiamare pubblico.
Evviva chi osa dire una cosa così bella e spontanea senza paura di essere banale, perché un sorriso regalato non è mai banale.
Grazie Piero!
20 dicembre 2010 alle 13:08
Caro Mastru, ieri l’ho assaggiato fatto dalla nostra direttrice Barbara Vargiu: perfetto e buonissimo e azzecatissimo l’abbinamento con un cucchiaio di zabaione sul quale lo ha adagiato.
24 dicembre 2010 alle 21:47
Ciao Piero! Li ho provati … veramenti buoni! …però non avevo letto tutti i commenti e da “cuoco” alle prime armi che sono, mi sono fatto una bella moka di caffè e ho usato quello … vorrà dire che li rifarò molto presto usando il caffè in polvere!
TANTI AUGURI DI BUON NATALE!!