Veri, vivi e ribelli: le D2D Sessions e i vini di Sa Defenza
Quando iniziavo a pensare che musicalmente ciò che mi bastava, tutto ciò di cui avevo bisogno erano soltanto gli Sleaford Mods, quel pezzo di merda di Lou Reed, i dischi della Record Kicks e nient’altro (a parte forse qualche girl group prodotto da Phil Spector), ecco che salta fuori la serie di incisioni “Direct-to-Disc Sessions” dell’etichetta inglese Night Dreamer a ricordarmi che dal punto di vista degli ascolti musicali sono un bulimico polimorfo perverso e che di musica buona, la più varia, la più storta, la più meticcia, la più sudata, la più sporca e divertente non ne ho mai abbastanza. (continua…)
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