Una GIORNATA CON ARIANNA
UNA GIORNATA CON ARIANNA OCCHIPINTI, PROTAGONISTA SICILIANA DEL VINO NATURALE.
E’ successo tutto di corsa. Ho saputo che la sera sarebbe stata a cena a Kent’Annos, ho provato a rintracciarla e abbiamo passato quasi un intera giornata insieme. La prima parte ha preso la forma di un lungo aperitivo alla Taverna Bellieni, io lei e il fidanzato Francesco, per poi finire la giornata con gli assaggi delle Tenute Dettori e la cena al nostro Ristorante Agricolo. Sono fan di Arianna e delle sue bottiglie da quando, ormai molti anni, mi sono avvicinato al mondo dei vini naturali e conoscerla dal vivo è stata una splendida opportunità per penetrare ancora più a fondo l’essenza dei suoi vini .
Ho visto una bambina entusiasta aggirarsi per i vigneti delle Tenute Dettori a studiare con vorace curiosità foglie, acini, terra calcarea. Siamo capitati in cantina con Paolo Dettori alle prese con dei problemi all’imbottigliatrice nuova di zecca ed eccola rimboccarsi le maniche e aiutare il collega in difficoltà; da fotografare l’espressione beata al ritorno “in superficie” gonfia di felicità per aver contribuito alla soluzione del problema meccanico. Giovane, siciliana di Vittoria, in pochi anni ha conquistato la ribalta dei vini controcorrente con vini che parlano in siciliano stretto e che hanno l’aspetto moro, mediterraneo e solare della loro autrice.
Cosa stai facendo in questo periodo?
Sto lavorando al nuovo vino bianco. Un incontro tra Moscato d’Alessandria e Albanello. Immagino un vino facile da bere ma non ruffiano, qualcosa a metà strada tra una giusta complessità e un approccio semplice. Ancora non gli ho trovato il nome…
E questa tua prima volta in Sardegna?
Bella. Bella davvero. Amo la Sicilia ovviamente: è la mia terra ed è piena di cose belle. Però voi avete in più questi spazi enormi senza cemento e senza presenza umana… Questo è quello che mi ha colpito di più.
E i vini?
Sono reduce da una due giorni da Gianfranco Manca di Pane e Vino a Nurri. Mi piacciono molto le sue bottiglie, la sua filosofia, il suo approccio estremo alla viticoltura fatto soprattutto di non fare. Stasera assaggeremo Dettori…
Come ti trovi nell’ambiente dei vini naturali?
Purtroppo sta diventando una moda e si aggirano sempre più personaggi ambigui! Ho trovato tante grandi amicizie ma sto pensando di ridurre le presenze alle fiere parallele; sto ragionando sulla loro utilità….
Durante l’aperitivo abbiamo bevuto Filighe lo spumante di Cherchi e il Matteu di Ragnedda…
Grazie di averci fatto scoprire due cose nuove. Dovunque siamo andati, in questi giorni di vacanza, ci hanno proposto più o meno sempre le stesse cose. Succede anche da noi, succede dove c’è troppo turismo.
27 luglio 2010 alle 10:37
certo che gia mi potevi avvisare cazz’….
27 luglio 2010 alle 14:16
compà, ma l’hai letto l’articolo? ho saputo che veniva a KA la mattina presto e ho fatto tutto di corsa…
28 luglio 2010 alle 08:02
già, potevi avvisare……….
28 luglio 2010 alle 09:07
anche tu fabrì…. la prossima volta faccio un comunicato stampa a tutti
29 luglio 2010 alle 16:43
ecco, si, bravo, fai un comunicato……..:-))
18 maggio 2011 alle 10:31
Fortunatamente ho assaggiato il siccagno all’oscuro dei metodi produttivi e di tutta la filosofia che sta dietro, senza preconcetti e pregiudizi. Ho trovato un vino straordinario, pieno, complesso, pulito ed elegante.
da mettere in carta…
P.S. Piero ho un problema, sto diventando quasi geloso dei vini che metto in carta, che pensi è molto grave ??
18 maggio 2011 alle 15:39
è assolutamente normale! non è una vera e propria forma di gelosia: è il fastidio di aprire certe bottiglie a persone che non le sanno apprezzare e la voglia di goderle con chi la pensa come te!