TALAI . IL VERMENTINO DE SU BATTILEDDU

14 giugno 2010  |  di Piero Careddu

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Lula è un paese di tradizioni antichissime. Collocato a circa 500 metri sul livello del mare e a una trentina di chilometri da Nuoro domina una zona ricca di ritrovamenti archeologici nuragici e romani, oltre ad ospitare la Chiesa campestre di San Francesco, meta di pellegrinaggio da ogni parte della Sardegna. Su Battileddu è la maschera simbolo del carnevale lulese: inequivocabilmente legata ad ancestrali riti dionisiaci è rappresentata da un figurante vestito di pelli di montone col viso imbrattato di fuliggine;

 la testa avvolta da un fazzoletto da donna e sormontata da corna caprine che portano al centro  Sa entre ortada, uno stomaco di capra; campanacci sul petto che servono a nascondere Su Chentu Puzone, una sacca piena di acqua e sangue, che ogni tanto viene bucata per simboleggiare la fecondazione della terra con il sangue. E’ in questa atmosfera così ricca di suggestioni arcaiche che l’Azienda Agricola Colle Nivera di Flavio Boe produce i suoi vini. I vigneti, per un totale di 12 ettari di superficie vitata, sono collocati tra i 300 e i 600 metri s.l.m. su terreno prevalentemente a struttura granitica; vermentino e cannonau la fanno da padrone tra gli allevamenti a spalliera potati a cordone speronato. Tra le bottiglie prodotte da Flavio ho scelto quella che sicuramente è la meno tradizionale per il territorio di Lula essendo Baronia e Barbagia zone dove il vermentino non è propriamente l’uva più rappresentativa. Proprio per questo esclusivo carattere di originalità ho scelto Talai, forse il primo vermentino senza tagli prodotto nel centro Sardegna.untitled.bmp

TALAI 2009 Vermentino di Sardegna
Azienda Agricola Colle Nivera – LULA (Nu)
Degustazione del  17 Maggio 2010 alle ore 10,45
Realizzato da uve Vermentino in purezza che vengono raccolte a mano tra la fine di agosto e metà settembre in territorio Tuppitta nel circondario di Lula. Pressatura soffice, temperatura controllata e maturazione in acciaio inox e vetro senza alcuna mediazione legnosa con l’obbiettivo di preservare tutta la carica aromatica primaria delle uve. Il vino si presenta di un bel giallo vivo e luminoso. Il naso di elegante semplicità si articola su riconoscimenti di suggestioni vegetali e di frutta fresca in maturazione, dove su una base di prato primaverile di sviluppano ricordi di frutta esotica, mela fuji e qualche nota agrumata.  In bocca entra ben deciso allargandosi in un gioco tra le note della freschezza acida e un tocco morbido di glicerina. Un buon equilibrio di partenza che consente di ricevere piacevolmente l’importante carica alcoolica di 14°. Finale mediamente lungo dove, in fase di deglutizione, si ripropongono frutto e aromi riconosciuti in fase olfattiva. Un vermentino atipico e di grande piacevolezza, ben strutturato ma facile da bere con una cucina di mare dalle sfumature decise quali zuppe di pesce con presenza agliacea e piccante, pesci grassi alla griglia, formaggi di media stagionatura ma, perché no?, anche un agnellino da latte cotto in tegame con olive confettate e finocchietto selvatico.

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