L’importante è il cuore…
A volte mi chiedono che tipo di cucina preferisco mangiare e io rispondo tutte. Adoro le cucine etniche con una speciale passione per la cucina indiana; mi piace la cucina di ricerca del grande ristorante stellato; trovo stimolanti le varie cucine regionali con un ovvio amore verso quella sarda…
amo la trattoria, il pub, il bistrot parigino quanto il paladar cubano. Non ha nessuna importanza la tipologia gastronomica che si sceglie di fare, le uniche discriminanti sono l’onestà e la passione che ci si mettono. Quando vengono a mancare questi due elementi, che si portano dietro studio, conoscenza, professionalità, qualsiasi tipo di locale e di scelta di cucina è finta e approssimativa. Meglio una bettola che cucina fresco e di territorio che un ristorante elegante e griffato che ti fa gli asparagi ad agosto e utilizza salmone e agnelli francesi,,,
10 aprile 2009 alle 14:23
Pragmatico e trasparente il commento. Depura profondamente la personalità aperta e curiosa, avida di chi lo scrive. Complimenti. Sono dichiarazioni abbastanza rare fra le persone che amano, coltivano e diffondono la cucina italiana, non per delle mancanze o gelosie (impossibili!) nei confronti dei cibi altrui -essendo l’Italia una piazza imbattibile di buon cibo e buon vino-. Non è frequente sentire dagli esperti questo tipo di disponibilità. Mostra evidente di generosità e saggezza. Buona Pasqua!