Le interviste / Tore Cherchi

26 marzo 2008  |  di Piero Careddu

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La dinasty del cagnulari. Dovrei inziare con il tormentone su zio Billia eroico contadino che salva il Cagnulari dall’estinzione certa. Dovrei parlare di un ventennio di successi in tutto il mondo per un azienda che ha fatto scuola dentro e fuori Usini. Ma non lo faró perché loro, i Cherchi, sono i primi a rifiutare l’autoreferenzialità, il sopravvivere sulla fama accumulata, i clamori e le chiacchiere. So che attraversano un periodo molto stimolante di riflessione profonda, di voglia di cambiamento, di messa in discussione di scelte del passato: guardano insomma al futuro con quell’umiltà e quella schiettezza che son state da sempre la loro energia.
Una delle facce del futuro ha le sembianze di Tore, l’unico figlio maschio di Billia, che già da tempo lavora per prendere in mano le redini di un’azienda che, per quanto mandata avanti con spirito famigliare, è cresciuta parecchio negli anni e non dev’essere una passeggiata mandare avanti.
TORE CHERCHI
Tore è prima di ogni altra cosa un mio amico, di quelli con la A sui quali fai tutto l’affidamento possibile. Se devo fare dei confronti con il Grande Vecchio del Cagnulari, direi che Billia nonostante l’età è più simpaticamente gigione mentre Tore è più misurato e realista; Billia sa di avere il merito di aver rilanciato un territorio e non fa niente per nasconderlo, Tore rappresenta la faccia più riflessiva della medaglia e entrambi si incastrano e completano perfettamente, anche grazie alla presenza più che determinante del resto della famiglia: madre, sorelle e cognati!
Il tutto senza trascurare la decennale collaborazione con Piero Cella, giovane decano degli enologi sardi e quella più recente di Francesca Di Benedetto, anch’essa giovane enologa responsabile della linea di produzione. Oggi Tore mi è apparso con una bottiglia di Pigalva del 2007 dicendomi: “Assaggiala subito, ho bisogno di sapere cosa pensi!”. Il Pigalva era fino all’anno scorso il Vermentino di seconda linea dell’azienda, una specie di fratello cresciuto all’ombra del gigante Tuvaoes. Un sorprendente assaggio mi ha dato questo:

PIGALVA 2007
Vermentino di Sardegna doc
Az. Agr. Giovanni Cherchi, Usini (Ss)

Di veduta gialla molto chiara con riflessi verdi è lucido e brillante.
Il naso è di rinnovata ampiezza con eleganti suggestioni vegetali che rimandano alla foglia di pomodoro e alla salvia ma anche piante di sottobosco; la frutta è rappresentatata da richiami a maturi frutti esotici e alla mela smith in fase di maturazione. Largo l’ingresso al palato con immediata espansione della carica fruttata che conferisce, insieme agli alcoli, note morbide ben contrastate da una esuberante ma positiva acidità e da una piacevole carica salina.
Sensazioni retronasali che richiamano un po tutti i riconoscimenti dell’olfatto con un finale asciutto e vegetale. Vino di grandi potenzialità da risentire a fine anno quando avrà riassemblato le componenti e smussato alcune fisiologiche nervosità.
A tavola con: Zuppe di frutti di mare, spaghetti ai ricci, formaggi caprini a pasta tenera.

Valutazione dell’appagamento: 89/100

LA CHIACCHIERATA CON TORE

- Cherchi che succede? Il Pigalva era il fratellino magro del Tuvaoes. Oggi ho assaggiato il 2007 ed è stato sorprendente. Mi ha ricordato proprio il Tuvaoes dei primi anni 90 quello, tanto per capirci, dei 3 bicchieri sul Gambero Rosso.

- Mah! tecnicamente è semplice da spiegare: abbiamo anticipato la vendemmia di una decina di giorni per ottenere una freschezza maggiore e una certa differenza di zuccheri rispetto alla vecchia idea di Pigalva. Zuccheri che in fase di fermentazione mandiamo quasi a zero con una massiccia presenza di lieviti autoctoni.

- Spiegazioni tecniche a parte, mi pare di cogliere un periodo di grandi cambiamenti?
- E’ vero, stanno succedendo cose nuove e importanti. Dopo anni di successi non ci vogliamo cullare sugli allori e campare di rendita. Abbiamo deciso di rimetterci in discussione perchè ci siamo accorti che, forse inconsciamente, ci stavamo allontando da quella nostra tipicità così marcata del terroir usinese.

- E al Cagnulari cosa succederà?
- Anche con lui stiamo operando verso un riavvicinamento al gusto più tipico del Cagnulari usinese; meno piacione, leggermente più rustico, con una acidità sensibilmente più presente. struttura importante e grande colore.

- Bottiglie nuove in arrivo?
- Non chiedermi di più; ti dico solo che stiamo lavorando ad un progetto di Spumante Metodo Classico da uve Vermentino. Incrociamo le dita.

- In bocca al lupo a Tore e alla Dinasty.

12 Commenti a “Le interviste / Tore Cherchi”

  1. tore scrive:

    caro piero che dirti, grazie per l’articolo.
    SPERO VIVAMENTE CHE QUESTO CAMBIAMENTO TROVI ANCHE L’APPROVAZIONE DEI CONSUMATORI, STIAMO CERCANDO DI DARE IL MEGLIO NEL PIENO RISPETTO DEL TERRITORIO E DELLE TRADIZIONI.
    GRAZIE ANCORA

  2. tommaso sussarello scrive:

    Saluto con piacere Tore. Sono stato da lui in cantina proprio nei giorni in cui dalla vendemmia (2007) si iniziava il lavoro della “spremitura soffice” delle uve da bianco. Che profumi! Forse proprio in quei giorni si iniziava il lavoro che avrebbe portato a questo bel “Pigalva”? Sono certo che lo vedremo nel libro “Grandi Bianchi di Sardegna” che Piero sta completando :)

  3. antonio canu scrive:

    Caro Tore benennidu! Mancavi solo tu a completare la galleria dei miei preferiti! Spero ti sia arrivato il mio esaltato sms su un meraviglioso assaggio di una vecchia annata di “Boghes”…
    A quando una nuova serata a colpi di scimitarra? Decapiteremo il tuo nuovo metodo classico?

  4. tore scrive:

    CARO ANTONIO BUONGIORNO, HO RICEVUTO CON IMMENSO PIACERE IL TUO SMS, SPERO CHE CON QUESTA “NUOVA” SCELTA AZIENDALE ,POSSA ANCORA RICEVERE SMS DI QUEL TIPO PARTICOLARMENTE SINCERI E DA UN AMICO.
    PER QUANTO RIGUARDA IL METODO CLASSICO CREDO CHE CI VOGLIA CIRCA 18 MESI, PER LA SCIMITARRA SENTIAMOCI IN MODO DA NON PERDERE L’ALLENAMENTO.
    UN CARO SALUTO A TOMMASO ,VI ASPETTO TUTTI A VERONA.

    CIAO

  5. barbara scrive:

    Ciao Tore
    ho sentito parlare di questo allenamento con scimitarre e ti avviso che voglio essere dei vostri quando fate altri incontri
    baci e in bocca in lupo per il vinitaly, i miei impegni di mamma mi terranno lontana quest’anno…

  6. tore scrive:

    CARA BARBARA SARAI SICURAMENTE DEI NOSTRI, MI CHIEDEVO, MA IL MAESTRO NON VI HA FATTO MAI UN ESIBIZIONE ?

  7. Valentina scrive:

    Carissimo”grande capo”, non sai che piacere leggere questo articolo.. sai bene la stima che nutro nei Tuoi riguardi, anzi nei Vostri riguardi.. Ricordo benissimo il giorno in cui iniziai a lavorare presso di voi..e..La mia prima vendemmia..avevo 14 anni mi avete vista crescere o meglio aiutata a crescere. E’ stato davvero bello lavorare con Voi..Ricordi quando mi chiedesti di scrivere le bottiglie del “Soberanu”?? pensavo che non ci sarei mai riuscita e invece…rimanevo fino a mezzanotte finchè tu non mi buttavi fuori dalla cantina!. Per me è una grande gioia veder crescere la Vostra azienda e so che arriverete sempre più lontano perchè lavorando insieme a voi ho imparato grandi valori come l’umiltà e l’onestà, la voglia di crescere e di migliorare che in parte mi hanno spinto a dare una svolta alla mia vita e capire che bisogna sempre cercare di migliorare senza fermarsi dinnanzi alle difficoltà. Un grande in bocca al lupo. Ti voglio bene Salva..Ci vediamo al vinitaly

  8. piero scrive:

    Ci vediamo talmente poco con la nostra Direttrice che credo non sappia che, grazie a te, in quest’ultimo anno sono diventato Sciabolatore di Champagne. A proposito a quando la prossima seduta di allenamento?

  9. tore scrive:

    GRAZIE VALE, SEI SEMPRE UNICA, CREDO CHE ANCHE IL MAESTRO ABBIA UN BUON RICORDO DI TE.
    PER QUANTO RIGUARDA GLI ALLENAMENTI, AL RIENTRO DA VERONA SICURAMENTE UNA RIMPATRIATA E’ D’OBBLIGO,MAGARI ,CON QUALCHE BELLA NOVITA’.

  10. hombro scrive:

    hombri
    vi saluto ma……
    secondo me avete bevuto un po troppo
    ma ci siete mai stati in cantina ad usini????????????
    Non fanno altro che farvi bere
    bere bere e bere
    e quindi ??????????????
    salute

  11. Zenzero scrive:

    ciao mostro! guarda che ti ho riconosciuto! :-)

  12. tore scrive:

    attenzione attenzioneììì!!!!!!!!!!
    LILLO E’ FUGGITO DA SASSARI SI TROVA A VERONA IN GINOCCHIO SOTTO LA STATUA DI GIULIETTA……….
    IL SUO BAYER ,IL SUO CAMERAMEN E IL SUO ASSAGGIATORE UFFICIALE LO STANNO CERCANDO DISPERATAMENTE.

    DOMANI IL PROSEGUO..
    CIAO

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