Bucatino, asparago e pecorino…

29 gennaio 2009  |  di Piero Careddu

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Utilizziamo l’alibi della fretta e della mancanza di tempo per giustificare la nostra pigrizia e il consumo di prodotti surgelati, liofilizzati e, peggio ancora, già pronti e inscatolati.
Mi chiedo se non sia meglio perdere 10 minuti della propria vita a cucinare un buon piatto di facile esecuzione,e ce ne sono tanti, facendo un grande atto di autostima e di amore per chi ci sta vicino, che ingurgitare tre forchettate di pasta precotta acquistata al supermercato.
Oggi vi propongo un primo piatto di gran classe, equilibrato, nutriente e che richiede, anche per il più impeditodei cuochi, circa 15 minuti e un tasso di difficoltà risibile…

BUCATINI CON ASPARAGI SELVATICI, FINOCCHIETTO E TIMO AL PECORINO.

PER 6 PERSONE

- Metto a bollire l’acqua della pasta con il giusto sale.
- Taglio per la metà della lunghezza le cime di un mazzetto di asparagi selvatici sardi e li dispongo in una
padella larga con un trito di finocchietto selvatico, timo fresco, uno spicchio d’aglio che poi butto e qualche cucchiaiata di un buon olio extravergine d’oliva.
- Appena il contenuto della padella inizia a sfrigolare aggiungo pochissima acqua, regolo di sale e pepe nero efaccio cuocere per non più di 3 minuti.
- Sbatto due uova intere con sale e pepe
- Butto i bucatini e li scolo al dente
- Li condisco con la tecnica di una carbonara con la padellata di asparagi, il pecorino e le uova; sto attentoa fare l’operazione a fuoco spento per evitare che le uova si rapprendano e mi aiuto con un po’ d’acqua di cotturadella pasta che ho messo da parte. Quando il piatto avrà la giusta cremosità lo porto a tavola caldo.

Vino consigliato: i partigiani del vino rosso su tutto si rassegnino! qua non ci sta a fare proprio niente perchè l’incontro tra i tannini degli asparagi e quelli del vino creerebbe in bocca sensazioni amare e metalliche. Perciò un vino bianco aromatico e profumato direi che è l’ideale…

Come vedete esiste la possibilità di realizzare piatti di buona cucina, stagionali ed equilibrati, “investendo” un quarto d’ora della giornata; il ritorno è fatto di salute, allegria, convivialità e del riappropriarsi del tempo e dell’identità.

9 Commenti a “Bucatino, asparago e pecorino…”

  1. Antonio Canu scrive:

    ma ce l’hai in carta? stasera se riesco vengo a mangiarlo da te. se no so che altre prelibatezze mi aspettano. metti in fresco il vino giusto per me

  2. giancarlo sais scrive:

    Sono d’accordo con te piero,il rischio è che ci si “americanizzi”,3 minuti davanti al microonde così c’è più tempo da passare davanti alla tv! Proverò il tuo piatto su bito,magari ci bevo una birra,non troppo amara così non fà a cazzotti con gli asparagi

  3. fabrizia scrive:

    Sul sito http://www.slowfood.it proprio oggi c’è un articolo con cifre che ci fanno pensare. Sotto accusa, oltre ai primi piatti anche le verdure già pronte in busta,i salumi e i “formaggi” preaffettati………….leggete…….e meditate………….provate a leggere le etichette degli alimenti conservati…….ci vuole una laurea in chimica per capirci qualcosa e tutti questi composti finiscono nel nostro corpo. Se è vero come è vero che siamo quello che mangiamo…….a voi tirare le somme

    p.s. la ricetta dei bucatini è semplicemente goduriosa nella sua semplicità!!!!!!!!!

  4. Paola scrive:

    provata ieri, avevo giusto un vasetto di timo in terrazzo….
    semplice, veloce e meravigliosa.
    grazie Piero, attendo con ansia tua prossima ricetta!

  5. piero scrive:

    grazie paola, mi piace molto l’idea che qualcuna/o dia forma alle mie idee mettendoci del suo… come dicevo nell’introduzione alla ricetta, cucinare bene facendo anche cose di livello non è affatto impresa impossibile; ci vuole quell’ingrediente in più che per fortuna non si può comprare al supermercato: il cuore…

  6. piero scrive:

    ciao fabrì, grazie del contributo; hai toccato un tasto dolentissimo: la mancanza di normative serie che regolino l’aspetto forse più importante delle nostre esistenze: l’alimentazione; come in tutti gli aspetti che regolano il sistema economico capitalista anche quello del cibo e della sua trasformazione è regolamentato dalle decisioni dei consigli di amministrazione delle multinazionali; finchè sarà così l’unica arma che abbiamo è il boicottaggio….

  7. fabrizia scrive:

    A proposito di cuore, cucina e cibo, ho una storia da raccontarvi.
    Da piccola amavo stare in cucina mentre mia madre o mia nonna sfornellavano e creavano infinite prelibatezze……..queste giornate sono state il mio “corso di cucina esclusivo”. E soprattutto mi è rimasta impressa la risposta della mia cara nonnina la quale, alla mia domanda: “come fai a fare tante cose così buone?” mi rispondeva: “…..tra gli ingredienti ne uso sempre uno speciale: si chiama PIZZICO D’AMORE…..” e così dicendo apriva lo sportello della credenza e mi mostrava una bottiglietta di plastica bianca (che poi da grande ho scoperto essere acqua di fior d’arancio) ed io, stupefatta credevo che veramente là dentro ci fosse quell’ingrediente miracoloso……….Poi, col tempo, ho capito cosa volesse dire, anche perchè LO USO ANCHE IO!!!!!!!!!!!!!

  8. fabrizia scrive:

    Boicottiamo…….siìììììììì, facciamo nascere e crescere i mercati dei contadini, dove i produttori possano guadagnare il giusto e noi possiamo spendere il giusto, guadagnando soprattutto in salute, evitando di acquistare verdure e frutta insapori, inodori e molto grandi e colorate, che vengono da tutte le parti del mondo e che si trovano sempre e dappertutto senza alcun rispetto per la stagionalità……………, andiamo a farci una passeggiata e compriamo direttamente alla fonte……….e poi disertiamo i supermercati e soprattutto i CENTRI COMMERCIALI, tristi, caotici e che con la loro confusione e le loro false offerte ci portano a comprare schifezze e cose di cui non abbiamo bisogno!!!!!!!!!!

  9. Daniela (SenzaPanna) Delogu scrive:

    mi fa piacere leggere queste cose che scrivi, sono secoli che le dico. ci vuole meno tempo a fare un buon piatto di pasta genuino e saporito, fosse anche solo aglio e olio, che a scongelare i famosi “4zompiinpadella”. Bene che va mi dicono che ho le fisime! :-) )))

    eheheheheheh! per fortuna ci sono molti con le mie stesse fisime.

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