MELE MIALI AL MOSCATO…
UNA NUOVA ORIGINALE CONSERVA A BASE DI MELE MIALI E MOSCATO. UN PRODOTTO BIOLOGICO CHE PIU’ BIOLOGICO NON SI PUO’ NATO NELL’ATMOSFERA DI KENT’ANNOS.
La mela Miali è una particolare cultivar di mele tipica del nord della Sardegna. Quanto è poco conosciuta fuori dal nostro territorio è in egual misura amata e apprezzata sopratutto a Sassari e in tutto il suo vasto hinterland.
Dal punto di vista botanico l’albero, di ridotta vigoria e pertanto di piccole dimensioni, produce piccoli frutti di colore rosso con differenti sfumature di giallo striato di forma leggermente appiattita o a volte tronco-conica simmetrica. La polpa della Miali è color giallo zabaione, mediamente soda e succosa, molto aromatica e dolce con scarsa acidità. I frutti maturano nella terza decade di settembre e l’albero ha un portamento espanso e una elevata produttività.
Dopo averci studiato sopra per qualche tempo ho finalmente perfezionato una ricetta di conserva di queste meravigliose meline che mi sta dando grandi soddisfazioni. Provate a farla a casa (anche se la mancanza di un forno a legna si farà sentire sensibilmente nel risultato finale). Grazie al frutteto biologico del Ristorante Agricolo Kent’Annos, per il quale lavoro, dal quale ho tratto ispirazione per questa buona conserva.
MELE MIALI COTTE NEL FORNO A LEGNA E CONSERVATE IN UNO SCIROPPO DI MOSCADEDDU DELLA ROMANGIA.
- Prendete 2 Kg di mele Miali sane e mature, lavatele in acqua corrente, asciugatele e stendetele in una teglia su della carta da forno. Fatele cuocere per mezz’ora a forno preriscaldato a 220°. Mettetele a intiepidirsi a temperatura ambiente.
- In una pentola capiente mettete mezzo litro d’acqua, mezzo litro di moscato dolce, 500 grammi di zucchero, 2 chiodi di garofano, la scorza di due limoni. Fate cuocere sempre girando e calcolando 15 minuti dall’inizio della bollitura. Lasciate intiepidire.
- Preparate i barattoli da conserva e sistemate le mele intere coprendole completamente di sciroppo. Mettete i barattoli a sterilizzare per 15 minuti in una pentola di acqua bollente.
- Iniziate a consumare a partire da una settimana dalla sterilizzazione.
Ottime da utilizzare per dolci caserecci, macedonie, da accompagnare a formaggi piccanti, da mangiare da sole in qualsiasi momento.
21 ottobre 2010 alle 16:29
sono queste le ricette che mi piacciono!
21 ottobre 2010 alle 16:44
Il moscato di chi è?
21 ottobre 2010 alle 17:35
Sempre Valorosissss!!!!!
ciao Compagnuccio
21 ottobre 2010 alle 20:36
per Giovanni: il frutteto è biologico e si trova all’interno delle Tenute Dettori: non potevo che usare il Moscadeddu naturale di loro produzione!
21 ottobre 2010 alle 20:37
grazie Daniela (Senzapanna) il tuo bellissimo nick la dice lunga su come la pensi in cucina e nella vita!
2 novembre 2015 alle 10:44
Piero, le ho fatte!!!
5 novembre 2015 alle 20:46
evviva!