ELIAS MANDREU E LO SPAZIO-TEMPO

4 settembre 2010  |  di Piero Careddu

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“Dopotutto” appartiene alla classe che io definisco dei  romanzi contenitore, quelle narrazioni dove convivono armonicamente, insieme alla storia, tanti altri elementi che rendono la lettura più ricca e interessante. Divido i libri che leggo in tre categorie: quelli che non lasciano segni, quelli che ti piacciono e che rimetti nello scaffale per sempre e quelli, come questo, che ti appartengono culturalmente e ti restano nella memoria. In Dopotutto lo svilupo della narrazione si scandisce in epoche diverse e lontane le une dalle altre e la Sardegna, fulcro dal quale tutto inizia e si dipana, viene rappresentata con un crudo realismo spogliato, evviva!,  da tutti i luoghi comuni da cartolina che ci portiamo incollati addosso da sempre;  un pezzo di mondo  uguale a mille altri luoghi dell’occidente civilizzato,  una delle tante tessere dell’enorme mosaico del quale dispone il potere vero e potente: quello dei  grandi gruppi industriali multinazionali capaci di decidere le sorti e i destini di stati, territori, popoli. Il protagonista è un giovane e piuttosto sfigato praticante legale di Nuoro che, durante un’escursione in bicicletta sulle montagne della Barbagia nuorese, trova in  una scarpata una giovane donna francese agonizzante la quale, prima di spirare fra le sue braccia, gli lascia un ritaglio di giornale che lo rimanda ad avvenimenti accaduti nel suo paesino d’origine situato in tutt’altra parte dell’isola. Da quel momento in poi è tutto un accavallarsi consequenziale di accadimenti, epoche, intrighi internazionali, personaggi incredibili, quali la reincarnazione di Elvis Presley, che hanno come elemento scatenante la scoperta segretissima della psicocronina, un farmaco che guarisce completamente da qualsiasi forma di tumore ma allo stesso tempo provoca, nel corpo di chi lo assume, la reincarnazione di personaggi provenienti da  altri momenti della storia dell’umanità. Chi legge si ritrova meravigliosamente sballottato tra bottiglie di filuferru della Trexenta, le stanze dell’Eliseo, momenti di vita privata di Peron, la battaglia di Waterloo e omicidi, ambigui curati di campagna, attualissimi capi di Stato certi di essere stati eletti da Dio in persona per salvare il loro popolo e il mondo intero. Un applauso affettuoso a questa seconda prova del collettivo Elias Mandreu composto da tre scrittori sardi che lasciano intravvedere un orizzonte di scoppiettanti sorprese.
DOPOTUTTO  -  2010 Edizioni IL MAESTRALE

1 Commento a “ELIAS MANDREU E LO SPAZIO-TEMPO”

  1. antonio canu scrive:

    COMPRATO. LO STO LEGGENDO. BELLO, MOLTO. PER ORA

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