modigliani, sigaro free jazz

14 luglio 2010  |  di Piero Careddu

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UN  ACCOSTAMENTO BIZZARRO MA NON TROPPO TRA IL NUOVO TOSCANO MODIGLIANI E “FANFARE FOR THE WARRIORS”  DI ART ENSEMBLE OF CHICAGO.

“Ciascun Toscano ha la sua assoluta individualità, nè più nè meno di qualsiasi altra creatura della natura. Più o meno panciuti, più o meno sottili, più o meno curvi, più o meno storti. Di conseguenza, il fumatore di Toscano prova, ogni volta che fuma, sempre una sensazione lievemente o anche, a volte, intensamente diversa” (Mario Soldati)

Dall’inizio della primavera di quest’anno è reperibile nelle nostre tabaccherie l’ultimo nato della ormai numerosa famiglia del Sigaro Toscano. La scelta del nome è caduta su uno dei più grandi artisti italiani di ogni tempo: quello straordinario miscuglio di genio, dannazione, poesia e dissolutezza che fu il pittore-scultore livornese Amedeo Modigliani.  Il sigaro è  realizzato, come raramente capita ai Toscano,  esclusivamente da tabacco Kentucky italiano sia nel ripieno che nella fascia esterna. Kentucky dark fired cured essiccato presso le stesse coltivazioni con la bruciatura, determinante per il profilo aromatico, di legni resinosi. Elegante anche nell’aspetto affusolato e piuttosto regolare, si presenta di un colore marrone scuro del tipo saio di frate acquisito nei sei mesi di stagionatura ai quali viene sottoposto. Come definire questo ottimo sigaro? Direi una perfetta sintesi di tutto il meglio che fino ad oggi si è riusciti a fare nella storia ultracentenaria dell’arte tabaccaria italiana. Intenso e di grande forza ma non arrogante come un Originale, facile ma non grossolano, speziato e aromatico ma più elegante di un’Antica Riserva. Un Toscano da consigliare a chi si avvicina da neofita a questo tipo di fumata: avrà la possibilità di trovarsi da subito a contatto con la personalità dirompente di questo sigaro italiano ma cogliendone da subito sensazioni di finezza, di eleganza e di saporosità.  L’ho fumato di notte, da solo, ascoltando in cuffia un disco che non sentivo da almeno 15 anni e che, riascoltato con orecchie da cinquantenne, mi ha dato dei piacevoli calci al fegato. Si trattava di “FANFARE FOR THE WARRIORS” degli Art Ensemble of Chicago: erano gli anni di quando ancora aveva  un senso parlare di avanguardia; oggi che non c’è rimasto più niente da scoprire ne da inventare ci dobbiamo accontentare di cercarci il meglio di quello che già esiste!

Consiglio di non ammezzarlo ma fumarlo con calma e solitudine: è un sigaro che va ascoltato; compagnia enogastromica con vecchie annate di Anghelu Ruju, aringhe affumicate, cioccolato fondente di alta qualità.

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1 Commento a “modigliani, sigaro free jazz”

  1. antonio canu scrive:

    UAU MASTRU … FANFARE FOR THE WARRIORS … CE L’HO ANCHE IN CD E MI HAI FATTO VENIRE VOGLIA DI CORRERE A RIASCOLTARLO. E MAGARI MI PROCURO ANCHE UN MODIGLIANI E CON LA BLACK REVOLT E IL TOSCANO SFIDO LA CALURA

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