NEBRIOSU 2008. CAGNULARI BALENTE.
Nell’immaginario collettivo noi Sardi rispondiamo a dei clichet somatici che ci vorrebbero tutti neri olivastri e pelosi mentre non tutti sanno che è tutt’altro che raro incontrare, specie in Ogliastra e Gallura, molte donne e uomini che sfuggono da questo standard mediterraneo con lineamenti che rimandano a paesi freddi e che testimoniano quanto la nostra isola sia stata crocevia di razze e popoli. Infatti Francesco più che un contadino sardo potrebbe ricordare, con i suoi capelli chiari e gli occhi del colore del mare, un pescatore delle isole Orcadi.
Fiori fa ottimi vini in una piccola cantina di una quarantina di metri quadri al centro di Usini. Tutto è li sotto controllo. Le botti, le cisterne d’acciaio, un piccolo banco bar dove, con un sorriso sempre pronto, serve da bere un bicchiere del suo vino ad amici e visitatori. Oggi sono capitato in paese con due amici romani per un minitour per produttori del Koros e Francesco ha voluto che assaggiassimo la nuova creazione che a breve metterà in bottiglia. Da una selezione di Cagnulari di una vigna relativamente giovane nasce NEBRIOSU 2008 che all’assaggio di mercoledì 30 giugno 2010 mi ha dato le sensazioni che seguono.
NEBRIOSU Cagnulari 2008
Isola dei Nuraghi
Francesco Fiori – Usini (SS)
Vino rosso carico, cupo e profondo di sicuro spessore. Naso vivace e ricco di aromi in evoluzione: base di frutta rossa in maturazione con ciliegie e piccoli frutti in evidenza con qualche timido ricordo balsamico e minerale che lascia ipotizzare sviluppi olfattivi di maggiore complessità. In bocca rivela potenza con elegante rusticità. Le componenti ancora trattano la ricerca dell’armonia ma tutto lascia prevedere un vita piutto lunga di questo vino che, con i suoi 14,5° di alccol, dei tannini ruvidi ma non aggressivi e un’importante carica di freschezza, ci chiede di essere riassaggiato dopo l’estate promettendoci grandi cose. Ora è già vino da incontri conviviali tra amici davanti a un piatto di salumi artigianali e del pecorino di media stagionatura magari in cantina con il suo creatore che è persona, come la maggioranza degli usinesi, di grande ospitalità e cortesia.
5 luglio 2010 alle 16:22
Però devi ammettere che almeno nella statura rappresento il tipico sardo!
Adiosu! Francesco.
9 novembre 2010 alle 14:20
perche’ cagnulari balente?
ce gia’ un altro vino con il nome balente se non sbaglio..
un saluto
26 gennaio 2011 alle 16:34
Balente chi balet!
24 settembre 2012 alle 14:28
Esiste un altro vino con il nome balente. Ho visto dall etichetta che e’ anche un marchio registrato.
2 ottobre 2012 alle 15:11
Leggi meglio fratello! Il nome del vino è Nebriosu, balente è un appellativo che gli ho affibiato io per descriverne meglio le caratteristiche!