Essenziale Pumari

8 febbraio 2015  |  di Piero Careddu

Ed il vino

fluisce rosso

lungo mille generazioni

come il fiume del tempo

e nell’arduo cammino

ci fa dono di musica,

di fuoco e di leoni

(Borges).

Gionmaria e Mariangela mandano avanti la loro Azienda Agricola nel cuore del Meilogu nuragico in comune di Torralba.  Pùmari è soprattutto Cagnulari ricavato da un solo ettaro di terra argilloso-calcarea e con rese bassissime. Entusiasmo contadino e basso profilo sono i pilastri della filosofia di questa cantina giovane solo dal punto di vista commerciale: in realtà dietro la facciata odierna ci sono 150 anni di storia e diverse generazioni di lavoratori-amanti della vite.  Tremila bottiglie a vendemmia di vini pensati e realizzati in totale simbiosi con un terroir impregnato di storia e magia.

PUMARI 2013 Rosso v.d.t.

Un rosso cupo e profondo con nuances scarlatte introduce l’aspetto di questo Cagnulari in purezza, lucido  e di buona densità.  Naso largo e di personalità. Suggestioni di note selvatiche con richiami alla macchia e al sottobosco. Inchiostro e pepe nero su una base di ricordi floreali. In bocca una freschezza ancora esuberante lo fa sembrare un puledro che scalpita. Tannini decisi ma in fase di arrotondamento. L’alcool attutisce  le note dell’acidità avvicinando la struttura verso un equilibrio che sarà presumibilmente raggiunto o avvicinato l’autunno prossimo.  Un vino ancora in crescita e con potenzialità di medio invecchiamento ma non per questo non pronto ad essere bevuto, anzi! Lo suggerisco per situazioni conviviali con salumi della tradizione, paste ripiene con sughi sapidi, pane zichi con funghi porcini, zuppe di pesce, formaggi di media stagionatura-

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