Complesse semplicità marine
FILETTI DI ORATA SELVATICA IN GUAZZETTO DI PATATE NOVELLE E FRUTTI DI MARE (per 4 persone) (continua…)
FILETTI DI ORATA SELVATICA IN GUAZZETTO DI PATATE NOVELLE E FRUTTI DI MARE (per 4 persone) (continua…)
FRITTELLE SALATE DI CARCIOFI SARDI SPINOSI IN PASTELLA
E’ importante, anzi vitale, ritagliarci momenti di vita dove davanti a un bicchiere di bollicine ci intratteniamo con le persone che amiamo. Può essere un aperitivo improvvisato, può essere una merenda di sabato pomeriggio prima di andare a cinema. Intanto bisogna lasciare da parte le sciocche angosce di fare disordine in casa o di lasciare un po’ di puzza di fritto. Che sarà mai?! Allora tirate fuori dal frigo tre o quattro carciofi spinosi sardi, quelli buoni, pulite al cuore e fatene quattro spicchi. Passateli in padella antiaderente caldissima, con pochissimo olio, uno spicchio d’aglio in camicia e sale in granella, fino a farli bruciacchiare un po’. Fateli raffreddare mentre preparate una pastella di farina di semola e spumante secco aggiungendo sale e pepe. Infilate i carciofi in uno spiedo di legno, immergeteli nella pastella densa e raffreddata (da almeno un’ora di frigo). Friggete in olio caldo e abbondate. Mangiateli caldi con il vino giusto, parlate di cose belle, dimenticate per un po’ i guai e la tristezza della vita quotidiana e di questo mondo un po’ immondo!
UNA RICETTA INNOVATIVA REALIZZATA CON MATERIE PRIME DEL TERRITORIO E DELLA STAGIONE PER AFFERMARE CHE LA CUCINA TRADIZIONALE E’ QUALCOSA DI DINAMICO E CREATIVO IL CUI OBBIETTIVO E’ LA VALORIZZAZIONE IL MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE E DELLA NOSTRA IDENTITA’.
In questi ultimi mesi sto tenendo a Berchidda un Corso di Cucina Tradizionale che mi sta dando grandi soddisfazioni. L’idea che sto cercando di far passare, e che parrebbe essere stata capita dai miei allievi, è che la tradizione non può e non deve essere un concetto statico e autocelebrativo ma bensì uno sviluppo dinamico e creativo della cultura gastronomica del proprio territorio e delle sue materie prime. (continua…)
TARTARA DI TRIGLIA
Solo ogni tanto mangio del pesce crudo. Non appartengo alle legioni dei tifosi del sushi e, quando non me lo preparo io, devo essere certo che è sia stato pescato al massimo il giorno prima. Ieri ho comprato delle triglie di pezzatura media che davvero si muovevano nella cassetta. A casa le ho solo sfilettate, con una pinzetta ho tolto tutte le spine residue e con il coltello di ceramica le ho tagliate fini; ho messo la carne in una ciotola di ceramica e ho condito col succo di mezzo limone, una macinata di pepe nero, sale e un olio extravergine giovane.Una tartare di triglia indimenticabile che ho accompagnato con una tazza di thè Matcha fumante… si avete letto bene; sto bevendo meno vino e solo se ne vale la pena (succede sempre più raramente che ne valga la pena) e il thè è un ottima alternativa. Ma di questo parleremo prima o poi in un’altra puntata.
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