Riprendiamoci l’acqua

30 aprile 2010  |  di Antonio Canu

Referendum Acqua Pubblica

Strano no leggere su taribari di acqua? E non è solo perchè la gran parte delle nostre bevande alcoliche preferite sono in gran parte composte d’acqua che ne parliamo. Ma perchè il 22 aprile è iniziata la raccolta di firme per tre referendum che, chiedendo di abrogare tre diverse disposizioni legislative emanate da governi di vario colore, affermano che l’acqua non è una merce, che le multinazionali non possono fare utili su un diritto umano universale ed un bene comune come l’acqua.
In Italia, dove la privatizzazione del servizio idrico è iniziata (Arezzo, Latina, in Sicilia e in Campania) le tariffe sono aumentate spaventosamente senza che sia stato fatto alcun investimento per eliminare le perdite degli impianti colabrodo o per migliorare il servizio quasi sempre enormemente peggiorato dopo l’ingresso dei privati in partnership con le amministrazioni pubbliche. Come al solito i privati fanno gli utili e le amministrazioni e i cittadini pagano le perdite. E non solo in Italia ma in Europa e nel mondo. Infatti anche Parigi, capitale di una nazione che ha dato i natali ad alcune delle più potenti multinazionali dello sfruttamento dell’acqua, non rinnoverà i contratti ai privati e dalla fine di quest’anno ripubblicizzerà la gestione del servizio idrico. Altre parti d’Europa si muovono nella stessa direzione e alcuni stati del sud America hanno addirittura inserito nella loro Costituzione l’intangibilità della proprietà pubblica dell’acqua. La campagna di raccolta, che dovrà raccogliere almeno 500.000 firme valide entro il 4 luglio 2010 (dovremo quindi raccoglierne almeno 700.000 per evitare sorprese), è partita alla grande: abbiamo già superato le 100.000 firme. Dunque andate sul sito www.acquabenecomune.org, leggete, informatevi, cercate i banchetti nelle vostre città e firmate. Via le mani degli speculatori e fuori l’acqua dal mercato: è una battaglia di civiltà e democrazia!

1 Commento a “Riprendiamoci l’acqua”

  1. michele scrive:

    sacrosanto!

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