Preghiera alla mediocrità
Dio salvi i vini vanigliati, tutti perfetti e uguali
Dio salvi gli enologi di grido che progettano i vini come un ponte sullo stretto
Dio salvi gli enologi di grido e le loro parcelle che non sono porzioni di vigna
Dio salvi il sirah e il merlot e lo chardonnay che fanno i vini buoni in ogni dove
Dio salvi il rovere e il concentratore e il batonnage e il dressage e il moulin rouge
Dio salvi le autobotti refrigerate
Dio salvi il boisèe, il fashion, l’easy, lo sparkling, lo smoky, il cooler, il foie gras
Dio salvi quelli che bevono lo champagne in discoteca
Dio salvi quelli “io bevo solo rosso e con tutto”
Dio salvi il barolo nel seau a glace bello ghiacciato
Dio salvi la fiorentina ben cotta
Dio salvi i pesci d’allevamento
Dio salvi i ristoranti trendy
Dio salvi il sushi, il sashimi, la tempura, la carne kobe e la cucina fusion
Dio salvi l’aragosta alla catalana con tante cipolle
Dio salvi i porcetti danesi di molti nostri agriturismo
Dio salvi gli agriturismo e i salumi, formaggi, sottoli rigorosamente industriali
Dio salvi la pizza col filante olandese
Dio salvi le leggi che regolamentano la nostra alimentazione
Dio salvi i mecbonald o mecjonalt o mecfoland
Dio salvi il libero mercato
Dio salvi la borsa di Tokio, il nasdac e la finanza creativa
Dio salvi i cuochi alcolisti
Dio salvi i camerieri maleducati
Dio salvi i ristoratori brillanti e spiritosi costi quel che costi
Dio salvi i gourmet
Dio salvi i giornalisti enogastronomi
Dio salvi gli ispettori delle guide dei ristoranti e dei vini
Dio salvi i sommeliers bravi e preparati
Dio salvi i barman freestyle che non ti sanno fare un negroni
Dio salvi i corsi di degustazione del vino, della birra, dell’acqua, del miele, del caffè, del
cioccolato, dell’olio e del tros de paldal
Dio salvi le seadas congelate
Dio salvi le discoteche della costa
Dio salvi gli animatori, le hostess e i pierre
Dio salvi i manager dell’ospitalità e i loro sorrisi da squalo
Dio salvi il forno a microonde
Dio salvi la mediocrità e la sciatteria che accompagna le nostre quotidianità
Dio salvi Taribari e i suoi scrittori cazzari…
31 ottobre 2008 alle 10:16
sempre sia lodato.
Anche se io molti non li salverei.
24 novembre 2014 alle 19:11
Che originali….Dio salvi gli interessi sinceri…la voglia di scrivere e realizzare
per noi ,e i nostri amici