Claudia : matite, vino e cuore.

12 agosto 2015  |  di Piero Careddu

STORIA – INTERVISTA CON L’ARTISTA CHE DISEGNA COL VINO.

Ho conosciuto Claudia Piras per un curioso intreccio di casualità il cui punto di partenza è stato sua sorella Roberta,  mia amica e compagna di lavoro nelle cucine del Bue Marino a Cala Gonone.  Fu proprio Roberta a parlarmi del talento di questa giovane artista dorgalese e della sua originale tecnica che prevede l’utilizzo di puro Cannonau barbaricino come base di sviluppo dei suoi disegni.  Claudia distribuisce il vino sul foglio di lavoro dove ha precedentemente elaborato la traccia e, dopo aver fatto asciugare, rifinisce e dà corpo e profondità ai racconti che le sue mani danno alla luce, ottenendo dei suggestivi effetti vintage. Il giorno del mio cinquantaseiesimo compleanno ricevetti, come prezioso regalo di Roberta, la trasformazione in fumetto di un mio vecchio racconto ambientato in un qualsiasi paese dell’interno della nostra isola. Non sto a raccontarvi l’emozione nel veder rappresentata graficamente una mia storia alla quale, per quanto tragica, sono sempre stato molto affezionato. E da allora l’incontro, le chiacchiere e la scoperta di questa giovane donna, della sua arte e del suo modo di essere.  Claudia è luce allo stato puro: ogni sua movenza, ogni parola, ogni movimento percettibile dello sguardo trasmette grande energia e positività.  Ventotto anni, cuspide Capricorno-Acquario, si diploma nel 2011 all’ Accademia delle Belle Arti di Urbino e nella stessa Urbino conclude il biennio di perfezionamento in disegno animato e fumetto presso la Scuola del Libro. Da allora una sfilza di partecipazioni, alcune di lusso, ad eventi e concorsi alcuni dei quali vinti o finiti con importanti riconoscimenti. Ecco la sintesi di una piacevolissima conversazione a Cala Gonone mentre fuori un nubifragio estivo ci faceva da colonna sonora.

Claudia, è  difficile fare arte oggi in Sardegna?

No. anzi è un ambiente ricco di proposte, stimolante, dove trovare la giusta concentrazione e calma per riflettere e produrre. Difficile è vivere con l’arte. Cerco di impegnarmi perciò in diverse direzioni, sempre legate dalla stessa passione per il disegno. Non lavoro mai a un solo progetto per volta, e questo mi aiuta a trovare nuove idee. Non posso dire che mi annoio!  Devo ringraziare la mia famiglia perchè mi sostiene permettendomi di andare a vanti nei miei progetti e anche rischiare mentre cerco la mia indipendenza lavorando con la creatività.

Quanto è importante Dorgali e la Barbagia nella tua formazione ?

Sono molto importanti: qui ho le mie radici. Radici coperte di terra: sono curiosa di riscoprire il passato della mio ambiente circostante e soprattuto di chi l’ha vissuto. Sono la linfa dei miei racconti!

Sei una che sta tenendo duro e non sta scappando  dalla Sardegna!  E’  stata una scelta obbligata o sei davvero convinta, come lo sono io, che la nostra terra la possiamo far rinascere solo noi sardi mettendo a disposizione sul posto energie, intelligenze e culture?

Non è una scelta obbligata, anzi! Forse sarebbe più facile andare via, ma non credo affatto che potrei vivere più serenamente altrove. Sono d’accordo con te. Trovo che noi sardi siamo davvero un popolo estroso e propositivo, con una tradizione ricca e una natura spettacolare da difendere e da raccontare!

Sei molto poliedrica e vedo che ami esplorare diversi territori dell’arte.  In quale forma pensi di esprimerti al meglio e dare il massimo della tua creatività?

Mi piace disegnare..non posso farne a meno. Mi piace fare fumetti, giocare a incastrare immagini e parole, a dare ritmo e tempo allo spazio della pagina. Ma sento il bisogno di condividere la mia passione e contagiarla. Mi trovo a mio agio con i bambini e  mi piacerebbe moltissimo riuscire a coinvolgere anche i ragazzi e gli adulti per trovare assieme nuove idee con il cinema d’animazione, il fumetto e l’illustrazione. Si potrebbero fare cose grandiose! E mi piacciono le sfide: cerco di non ripetermi e di accettare incarichi inaspettati!

Futuro?

Dopo il libro  ”Sa Mama ‘e sole”  vorrei illustrane un secondo su “Pettenedda”,  vorrei fare laboratorio di cinema d’animazione con i ragazzi del liceo.. e prendere la patente!

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