Ancora buone birre sarde artigianali.
CONTINUA LA SORPRESA DEI BIRRIFICI ARTIGIANI…
Esiste in Sardegna una generazione di mastri birrai, che si spalma uniformemente su tutto il territorio dell’isola, che sta facendo delle cose davvero eccellenti. Da Uri a Oliena, da Fluminimaggiore a Guspini fino a Maracalagonis è tutto, è il caso di dirlo, un fermento di nuove ed interessanti bottiglie fatte con passione, tecnica e una maniacale attenzione verso le materie prime. Oggi il nostro amico Ivo Palazzari, capitano di lungo corso dell’enogastronomia sarda, mi ha fatto conoscere due birre davvero interessanti: la Argyrò e la Korra della Microbirreria Dan di Carbonia. La Birra Sarda Artigianale cresce in maniera impressionante, anche se la cosa non dovrebbesorprenderci più di tanto visto che ci attestiamo tra le primissime posizioni nel consumo MONDIALE di questa bevanda: allora visto che ci piace così tanto e la sappiamo fare anche bene, diamo spazio alle piccole realtà artigianali che fanno qualità a senso unico. Ecco cosa mi hanno dato gli assaggi serali di queste due piacevoli scoperte:
ARGYRO’ Birra Chiara
5 gradi Alc. Vol.
Lager a bassa fermentazione
Nel bicchiere si presenta di un bel giallo oro carico, gradevolmente velata e densa, con una schiuma cremosa e compatta di lunga persistenza.
Il naso decisamente fine ed elegante si esprime con note fruttate citrine e di mela renetta unite a ricordi di panificio e fieno fresco.
In bocca ha un ingresso largo e armonico dove l’espressione piacevolmente amarognola si fonde con sensazioni alcoliche vellutate, dando vita a un insieme fresco e a tratti balsamico. Retropalato di lieviti che si alterna a note di frutta estiva matura.
Una birra dai molteplici utilizzi a tavola: con zuppe di pesce piccanti, tonno alla griglia, anguille arrosto, minestroni estivi, carni rosse alla brace, formaggi semistagionati.
KORRA Birra Ambrata
6,5 gradi Alc. Vol.
bock a bassa fermentazione
Colore d’ambra scuro e cupo con belle nuances di oro vecchio, schiuma ferma e densa.
Olfatto ampio e lungo di notevole complessità con prime suggestioni di caramello, miele e melacotogna che si rincorrono in seconda battuta con riconoscimenti di torrefazione, idrocarburi e cuoio.
Si impadronisce del palato con autorità spiegando forza aromatica e una carica morbida regolata dalle sapienti note amare del luppolo; in fase retronasale ritornano le sensazioni dei lieviti e del miele di corbezzolo. L’aspetto che mi ha colpito è che, pur essendo una birra impegnativa e complessa, si lascia comunque bere con una certa facilità e digeribilità.
A tavola la utilizzerei con piatti di cacciagione da pelo, formaggi di lunga stagionatura e con certa pasticceria sarda tradizionale non troppo dolce, su tutti il pane di sapa.
MICROBIRRIFICIO DAN
via Lubiana, 177 A – CARBONIA (C I)
tel. 338 2219045
http://www.birras.it/dan.htm
http://www.microbirreriadan.com/
19 novembre 2008 alle 11:34
signorpiè, a me mi biazi umbè la ichnusa ..bionda sardegna! e la sera al circolo , anche una pedana ce ne passa bella ghiazzata, poi ogni tanto c’ è qulcuno che vuole fare il togo e allora le dice a Pinuccia , quella che sta dietro al bancone, “mascì escine una dregher” ma lei che , oltre a essere una bella ragazza ha sempre la battuta pronta, risponde “evvai che non lo sai dire ,della serie no! az” . E poi volevo dire che noi asassari non ne beviamo roba africana.. fozza torrese!!
19 novembre 2008 alle 11:48
SCEMO!!!
19 novembre 2008 alle 14:42
Salve a tutti,sono Carlo Sais,uno dei soci del Birrificio DAN di Carbonia.E’ la prima volta che scrivo sul vostro blog,pur avendo letto qualcosa in passato.E’ sempre piacevole leggere del buon mangiare e del buon bere! Siamo molto grati a Piero per la degustazione,perchè se è vero che le nostre birre stanno cominciando a riscuotere un discreto interesse,è anche vero che nessuno prima era riuscito a tradurre in parole (e che parole!) le sensazioni che le nostre “creature” riescono a trasmettere,specialmente per ciò che riguarda la Korra.Abbiamo in uscita un’altra birra per natale,la Sa’Deunu,una doppel bock,che mi riprometto di far assaggiare all’amico Piero.Un saluto a tutti gli amici di Taribari.
19 novembre 2008 alle 20:35
Grazie a te Carlo di essere intervenuto! Non ci dovete nessun ringraziamento dal momento che per noi spingere e promuovere le piccole realtà che fanno qualità è quasi una missione! Tenete duro e non svendete mai la vostra arte! Grazie e a presto!